venerdì 21 maggio 2010

CHE CONFUSIONE LA PARTENZA DEL PIANO DEL MATTONE (Linee di indirizzo per il nuovo PGT di Bernareggio)

Discussione contestata sia per il suo frettoloso iter sia per i contenuti: generici ma con l'intento chiaro di portare nuova edificazione. "Tradimento" elettorale rispetto alla promessa del "basta cemento" 

Difficile sintetizzare quanto avvenuto nella discussione del Consiglio Comunale dell'11 giugno sull'ATTO DI INDIRIZZO PER IL PIANO DI GOVERNO DEL TERRITORIO.
Argomento contestato fin dal suo inserimento nell'ordine del giorno. Tutte le minoranze (Con Bernareggio, Gruppo Riformisti e Gruppo Indipendenti della Lega per Bernareggio e Villanova) chiedono come mai non sia stato rispettato quanto deciso in commissione.
Erano stati concordati infatti almeno 10 giorni per valutare il documento ed invece in pochissimo tempo: frettolosa richiesta di osservazioni (entro 6 gg), convocazione della commissione (nonostante assenza annunciata del Presidente) e Consiglio Comunale per approvazione!
Evidente imbarazzo della maggioranza e risposta che non arriva! A testa bassa la maggioranza respinge la richiesta di chiarire il perché di tanta fretta e la richiesta di dare più tempo alle minoranze per approfondire I temi. Richieste respinte, così inizia la discussione.
Si discute quindi sui contenuti del documento, per noi del gruppo Con Bernareggio è carente di obiettivi specifici per il nostro territorio e di indicazioni su come raggiungere i generici obiettivi riportati.
Unica certezza che emerge dall'analisi del documento e dalle presentazioni di assessore e tecnico, la presenza di nuova edificazione.
Alla richiesta diretta di precisazione sul fatto che in indirizzo c'è il raggiungimento degli oltre 14000 abitanti teorici del vigente Piano Regolatore Generale, arriva una negazione. Ma la maggioranza nega anche quando si chiede se il piano quindi non preveda nuove edificazioni. Pertanto si dice tutto e il contrario di tutto.
Incertezza che si fa più fitta anche quando l’assessore Verderio (Urbanistica) conferma che non ci sarebbero stati ulteriori abitanti di quanti già previsti nel vecchio PRG, mentre Sindaco e Assessore Longhi (Bilancio) smentiscono di aver mai fatto numeri.
Incertezza che però non ferma l'approvazione e apre scenari preoccupanti in vista delle prossime fasi del Piano.

La discussione in Consiglio evidenzia altri due aspetti importanti:
- Il primo, come la maggioranza considera l’idea della partecipazione: infatti 
si delibera un documento come CONDIVISO nonostante un iter frettoloso, confuso e respinto dalle minoranze; il concetto di partecipazione della maggioranza che considera queste linee condivise nonostante un iter più che frettoloso e confuso
- il secondo riguarda l'ormai innegabile questione politica (e non personale) legata alla separazione in maggioranza con la creazione del Gruppo Indipendenti della Lega. Più volte infatti dai membri di questo gruppo è stato sottolineato il tradimento rispetto alle promesse elettorali fatte da Lega Nord e PDL sulla difesa del territorio.
Luca D'Achille 

giovedì 6 maggio 2010

PATTO DEI SINDACI: VIMERCATE A BRUXELLES, BERNAREGGIO IMMOBILE

L'indecisione e la confusione della maggioranza sul tema dell'energia fa perdere al Comune un altro finanziamento e rallenta le politiche finalizzate alla riduzione delle emissioni.
Il Patto dei Sindaci è l'iniziativa della Commissione UE per coinvolgere le città europee nel percorso verso la sostenibilità energetica ed ambientale, necessaria per il raggiungimento degli obiettivi europei del 20-20-20 (20% di fonti rinnovabili, 20% di risparmio energetico e 20% riduzione CO2 entro il 2020).

Bernareggio
 - Nell’ultimo Consiglio Comunale è stata persa un’altra grande occasione: quella di entrare da subito nel circuito del Patto dei Sindaci per ridurre le emissioni clima-alteranti.
Seppur l’adesione al Patto sia stata valutata positivamente dalla maggioranza, in chiara difficoltà su un tema importante e al tempo stesso complesso, l’
emendamento presentato dai consiglieri del gruppo CON BERNAREGGIO è stato respinto.

Un “no” che allontana, ormai definitivamente, la possibilità di usufruire di un Bando della Fondazione Cariplo per realizzare gratuitamente il Piano di Azione.
Questo vuol dire due cose: se il Comune deciderà, come sembra, di aderire al Patto, dovrà prevedere a bilancio la spesa necessaria (qualche migliaio di euro) per la redazione del Piano di Azione, obbligo improrogabile per chi sottoscrive l’accordo
Diversamente c’è una sola possibilità: l’esclusione dal Patto.
Durante la discussione, è emersa la motivazione che in questo momento non ci sono gli elementi per scegliere a quale ESCO (società che realizzano interventi di efficienza a costo zero trattenendo i ricavi della riduzione dei consumi) affidarsi.
Peccato che le proposte pervenute sono tutt'altro!
Vediamo infatti cosa prevede il finanziamento della Fondazione Cariplo.Le offerte pervenute da alcuni soggetti a partecipazione pubblica come Infoenergia, società di comuni a cui Bernareggio ha aderito, riguardano proposte di consulenza per la presentazione della domanda al bando.
Consulenza a costo zero per il Comune: è infatti proprio questa la spesa che viene finanziata dalla fondazione Cariplo.
Ma c’è di più. Oltre ai buoni propositi del Piano, ci sono interventi concreti.L’indecisione dell’Amministrazione, che non ha scelto a chi affidare la preparazione della domanda, allontana Bernareggio anche dalla possibilità di usufruire dei prestiti a tasso agevolato della Banca Europea per finanziare e realizzare concretamente le azioni inserite nel Piano.
Prestiti che la Provincia, con il coordinamento delle adesioni al Patto, sta cercando di intercettare a vantaggio dei comuni della nostra zona.
In questi giorni Vimercate ed altre amministrazioni sono a Bruxelles per mettere fisicamente la firma al Patto. Bernareggio rimane immobile.

Approfondimento: il Patto dei Sindaci LEGGI QUI