martedì 8 ottobre 2013

Piano Diritto allo Studio a.s. 2013/2014

A nostro avviso quello che la maggioranza ha approvato è un Piano Diritto allo Studio che presenta scelte significative ma che evidenzia anche diversi punti di fragilità.

I punti di forza sono senz'altro il mantenimento delle fasce ISEE, l’investimento sull'assistenza educativa scolastica, la riorganizzare più razionale del servizio trasporto contenendo la spesa, la scelta di sostenere scuole dell’infanzia paritarie e nidi del territorio.


Rimangono però diverse perplessità.

  1. Servizio mensa e in particolare rincaro delle tariffe a fronte di una diminuzione del costo del servizio per il Comune. Ci sono state fornite le informazioni rispetto a quanto accaduto e di come si pensa di agire per rimediare. Ci è stato detto che questo modo di operare è l’unico possibile per legge abbiamo chiesto quali fossero i riferimenti legislativi ma non abbiamo avuto informazioni chiare. Siamo in attesa che ci vengano forniti i riferimenti di legge richiesti e che venga posto un quesito alla Corte dei Conti per verificare più approfonditamente la situazione. Ad oggi non si è in grado di dire a quanto ammonteranno le tariffe e con quali modalità e tempi precisi verranno restituite alle famiglie le somme chieste in esubero: forse nei primi mesi nel nuovo anno!
  2. Nessuna certezza su se e quando si troverà una soluzione al problema dell’uso dei piatti e posate di plastica per alcune classi che usufruiscono della mensa scolastica. Causa di ciò una struttura mensa (nuova, recentemente inaugurata) sottodimensionata nelle attrezzature.
  3. Non è del tutto chiaro come si organizzerà la vigilanza sui pullman del trasporto scolastico per le classi  della Primaria e dell’Infanzia.
  4. Infine non condividiamo la scelta di aumentare tutte le tariffe dei servizi scolastici: per le famiglie aumenta il costo della mensa, del trasporto scolastico del pre e del post scuola. Nonostante la spesa per tali servizi non sia aumentata, il costo dei servizi per le famiglie aumenta rispetto agli anni precedenti. Troviamo questa scelta del tutto ingiustificata. Stando alle cifre, è stato approvato un Piano Diritto allo Studio che prevede un impegno economico a carico del comune diminuito di oltre 36.000 euro… c’era veramente così bisogno di aumentare le tariffe?

Inoltre in un momento delicato come quello che stiamo attraversando caratterizzato da difficoltà economiche e da una generale situazione di instabilità, il mantenere le tariffe fisse sarebbe stata una scelta di reale sostegno alle famiglie già segnate da tanti altri rincari.